Instructional Designer: chi è e che cosa fa

La figura dell’Instructional Designer è una sintesi molto efficace di uno dei principi che è indispensabile assimilare nell’avvicinarsi alla formazione digitale. Cioè: si tratta di un universo completamente nuovo rispetto a quanto siamo abituati da sempre.

Il mondo digitalizzato è fatto in modo sostanzialmente diverso dal mondo analogico in cui praticamente tutti noi siamo cresciuti e abbiamo imparato a vivere e lavorare. Una visione molto interessante e chiara è offerta ad esempio dal libro Il Design della formazione di Kadakia e Owens, appena uscito in Italia a cura di APPrendere.

Il metodo e i contenuti del lavoro di Instructional Designer sono tipici del mondo digitalizzato.

Innanzitutto, un’osservazione sul nome: già il termine “designer” è molto indicativo, a cominciare dal fatto che evoca una fusione di metodo oggettivo e creatività da esercitare volta per volta, in ogni singolo caso diverso.

Proprio come un designer di moda o di interni, o di oggetti d’uso, il lavoro dell’Instructional Designer consiste nel creare qualcosa di unico e personalizzato. Non “corsi di formazione” da rivendere e replicare, bensì ambienti in cui le persone possano muoversi per apprendere nel modo più fluido e confortevole possibile.

Dicendo “personalizzato” intendiamo su misura per l’azienda o per l’organizzazione che eroga l’attività formativa. E nello stesso tempo su misura del singolo individuo che fruisce della formazione.

L’Instructional Designer non sostituisce il docente, giacché risponde a un’esigenza che prima non esisteva. È un esperto di metodo, è la persona che conosce i diversi modi di organizzare nel modo più efficace ed efficiente le attività di formazione, le risorse e gli oggetti formativi.

Il suo compito è particolarmente complesso e articolato proprio perché richiede la conoscenza delle svariate possibilità e opportunità potenzialmente utilizzabili.

Come minimo bisogna che:

  • conosca le teorie dell’apprendimento e gli approcci metodologici,
  • sia in grado di leggere il contesto e definire gli obiettivi di apprendimento,
  • sappia individuare gli strumenti, i task, le misurazioni più adatti,
  • sia aggiornato su funzionamento e potenzialità di LMS, TMS, authoring tools e di tutti gli aspetti tecnologici.

Poi ci sono gli esperti del contenuto, che affiancano il designer. Nella formazione moderna la lezione in aula tenuta da un docente continua ad esistere, ma non più come la soluzione principale, bensì come una delle possibili opzioni. Gli esperti di contenuto a cui si rifa il Designer non sono necessariamente docenti o formatori, anzi. Spesso sono manager, tecnici, professionisti che contribuiscono con la loro conoscenza specializzata.

Dunque organizzare l’apprendimento oggi è un lavoro di squadra: servono progettisti, esperti di contenuti, sviluppatori ed esperti di tecnologia nelle sue più diverse forme e declinazioni… È una delle caratteristiche della formazione digitale: da soli non si va più da nessuna parte.

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