Un futuro che è già presente

Sul sito di Eni è stato pubblicato un articolo che parla del nostro tema preferito: come siamo messi con la digitalizzazione della formazione. Si tratta di un post datato 20 luglio 2020: la cronaca corre veloce e alcune considerazioni scadono dopo pochi giorni, ma troviamo comunque un buon numero di spunti meritevoli di considerazione.

Innanzitutto i dati esposti: il Datalab di Eni ha condotto un rilevamento sistematico delle conversazioni su Twitter facendo emergere i contenuti relativi alla formazione digitale, scolastica e aziendale.

L’osservazione scientifica sul campo conferma che quello della formazione digitale e più in generale della digitalizzazione della nostra società è uno dei temi cruciali di questo periodo. Risalta, a fronte dello sviluppo tecnologico, lo spiazzamento che vivono le persone a causa del ritardo di preparazione sia tecnica che, prima ancora, culturale.

Vi si legge anche che, a differenza del sistema scolastico, il sistema economico-aziendale era già proiettato nel mondo della formazione digitale: il Covid ha accelerato un processo che era già in corso e che già stava prendendo forma in misura significativa. Questo è uno spunto di riflessione interessante per chi ancora pensa che la formazione digitale sia il futuro: in realtà, essa è il presente.

Sì, lo so, il titolo dell’articolo parla di “primi passi nella formazione del futuro”. Ma sappiamo bene quanto rapidamente il futuro ci arrivi addosso, e quanto sia importante anticipare le mosse.

Viviamo in un ambiente digitalizzato ed è urgente ri-allineare le nostre attitudini – mentali e di comportamento – al livello di pervasività ormai raggiunto dalla presenza tecnologica.

Nel rimandarvi alla lettura approfondita del post, non resta che fare nostra la conclusione del post di Eni: “l’e-learning e la formazione online saranno sempre più presenti nelle nostre vite, sia scolastiche che professionali, come strumenti indispensabili per garantire un’istruzione sempre più equa e inclusiva”.

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